EU #Fail: Il Parlamento Non Esclude I Combustibili Fossili Dal Recovery Fund
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I legislatori dell'UE hanno aperto la porta ai progetti sui combustibili fossili per beneficiare del fondo di recupero di 670 miliardi di euro dell'UE. Ieri sera le commissioni per l'economia e il bilancio del Parlamento europeo hanno respinto dal fondo una lista di esclusione che vieterebbe le attività che esacerbano il cambiamento climatico o la crisi della natura. Transport & Environment (T&E) ha affermato che la plenaria del parlamento può ancora lottare per tenere gli inquinatori fuori da NextGenerationEU.

Luca Bonaccorsi, direttore della finanza sostenibile di T&E, ha dichiarato: "Il fondo per la ripresa sarà interamente pagato dalla prossima generazione, ma i deputati li stanno lasciando al gancio per potenzialmente miliardi di investimenti in combustibili fossili. Il parlamento deve rimettere la lista di esclusione per garantire che i loro soldi siano investiti in un'economia sostenibile".

Solo il 40% del fondo per la ripresa dovrebbe essere spesa "verde", hanno affermato oggi i deputati, lasciando i restanti 402 miliardi di euro a disposizione di progetti inquinanti, come incentivi per l'acquisto di nuove auto diesel e salvataggi per gli inquinatori delle compagnie aeree. Ciò è in netto contrasto con la commissione per l'ambiente del parlamento, che il mese scorso ha votato per il 47% della spesa destinata a progetti sostenibili e per l'esclusione totale dei combustibili fossili dall'accesso al resto del fondo.

T&E ha invitato la plenaria del parlamento a mantenere verde la ripresa quando voterà alla fine di questa settimana. Rifiutando questo annacquamento dei criteri verdi, può invece richiedere un elenco di esclusione degli inquinatori durante i negoziati con i governi nazionali e la Commissione europea.

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